Romolo Pizzuti - giacomo lisia

Vai ai contenuti

Menu principale:

Romolo Pizzuti

 
 

Romolo Pizzuti

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Da: "Penne ..... e Pennelli"   1980

Di Romolo Pizzuti


LISIA PITTORE DELLA "DISTENZIONE"


Giacomo Lisia è nato a Paliano il giorno 31 agosto 1938.
Fin da ragazzo ebbe la passione e l' attitudine per la pittura: passione che non abbandonò mai; ma che anzi esplose, invece, in modo direi vulcanico, nell' anno 1966. Da questa data storica, il nostro artista, uscì, come suol dire allo scoperto, con le sue prime mostre personali. Dapprincipio esse furono limitate al numero di due o tre all' anno. Oggi nell' anno 1980, il nostro artista è nel suo periodo più fecondo raggiungendo, senza premere sull' acceleratore, dieci "personali" all' anno.

Alla realizzazione delle sue opere pittoriche, Lisia è spinto oltrechè da quella sua passione innata; anche e soprattutto, perchè esse opere vogliono essere un' esaltazione della "Natura" ed un invito alla "Distinzione" intesa come riposo e godimento intimo dell' animo umano. Da quando la macchina ed il cemento hanno prevalso sulla Natura e sull' Uomo, dice il pittore di Paliano, non facciamo altro che osservare intorno a noi quotidianamente: distruzione di verde, incidenti di svariati  tipi ed un "Inquinamento" che, di giorni in giorno, diventa sempre maggiore e più micidiale nei fondamentali elementi terrestri: acqua, aria, terra.

Tornando a casa noi vogliamo trovare un' aura di distensione che ci faccia dimenticare, almeno, in quegli attimi della famiglia ciò che succede, purtroppo, sulle nostre strade e nella nostra società malata. Vogliamo una intima gioia che ci derivi dall' arte. Questa non deve essere intesa nel modo trito con cui viene considerata, quasi come una moda ed un ripetersi di forme che non hanno ormai più valore intimo.

Quando il nostro autore dice "esaltazione della natura", egli intende affermare il ritorno ad un intimo "amore" ed "affetto" per la natura, che non abbia niente a che vedere col manierismo lezioso ed appiccicoso del nostro tempo. È la natura del Pascoli; la natura delle piccole cose la cui contemplazione ci sottrae allo stress di una vita che nella sua assenza è prettamente dinamica e frastornante. Allora vengono fuori dal pennello del nostro artista umili fiori, licheni su muri dirupati, ulivi contorti, erbe che si rigenerano a dispetto dell' opera distruttrice della Società moderna. Nello stesso tempo dalle tele di Lisia viene il canto, un canto lirico, per ciò che esalta le potenze dello Spirito.

Da notare che nelle due ultime mostre, Lisia, ha dimostrato di aver raggiunto vette altissime nell' arte della pittura. Ha innanzi tutto perfezionato il suo cromatismo, che è passato da una prevalenza di "grigio" ad una gamma piacevole e varia, segno questo che anche il suo stato d' animo è mutato, per una raggiunta tranquillità nella vita sociale. Il tormento, però, non è finito del tutto. Le due ultime mostre, però, quella tenuta presso la Sala dell' E.P.T. e quella aperta presso i locali della Galleria "Marea" di Isola del Liri, hanno dato la dimensione nuova di un Lisia tutto rivolto e proteso verso vette ed ideali concreti di vera arte pittorica: vette ed ideali che non mancherà di raggiungere in breve spazio di tempo.


Per tornare alla pagina "CRITICI" cliccare QUI

 
Torna ai contenuti | Torna al menu