2^Diego Cataldo - giacomo lisia

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2^Diego Cataldo

 
 

Diego Cataldo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

2011
Di Diego Cataldo


L' ARTE FIGURATIVA DI GIACOMO LISIA


Giacomo Lisia è il pittore del "non luogo". Con ciò voglia intendersi, senza dubbio alcuno, la capacità e la finezza del Maestro di Paliano di interpretare luoghi ed emozioni che vanno oltre la Ciociaria, pur avendone lo spirito nel cuore e nel tocco cromatico. La Ciociaria ed oltre, dunque. Lo stile personale e singolare, aerodinamismo lisiano, tale definito dalla critica, ha unito tradizione e ricerca in oltre 310 mostre in Italia ed in Europa. Uno sguardo intenso che si è posato ovunque dai comuni della Ciociaria ("Aspetti ciociari" - 1985) alle strade di Recanati ("Celebrazioni Leopardiane" - 1998) attraversando le assolate terre del Sud, Puglia e Calabria (Limbadi / Chiaravalle Centrale - 1995). Le sue opere non sono figlie di questo o quel luogo ma di uno spirito libero e chiaroveggente che scorge nella natura e nei volti tempi e spazi d' ogni tempo e d' ogni spazio.

Nulla è mai banale o rappresentante banalità. La figuratività ha il sapore della sperimentazione e della lezione di avanguardie informali. Lezione che Lisia (così l' artista firmava le sue opere regalandoci il senso di una misticità greca) sembra aver appreso bene e fatto sua in ogni modalità.

Umanità e natura si dividono per poi ritrovarsi in nature umanizzate (cfr. "Iris lungo l' Appia") e umanità naturalizzata (cfr. "Nascondersi a sè"); è questo l' imponente pensiero artistico "lisiano" che npon si chiude mai in se stesso ma si nutre di sfumature calde e fredde nella contemporaneità del sentimento e dell' estasi artistica. L' estraniazione avviene solo in quanto concentrazione mai come alienazione ed emarginazione dal reale.

Il Bellissimo "Uliveto di Gioia Tauro" rappresenta se stesso ed altro; è il manifesto di un racconto nel racconto di mille realtà possibili e tutte rappresentabili.

I colori di Lisia narrano, dunque, "il bello e il buono" di ogni dove - come diceva Platone - e la sua tavolozza incarna l' anima e la sensibilità dell' artista, dell' uomo, del pensatore, del sognatore.

Nell' arte mai si parla al passato perchè nel tempo artistico esso non può esistere così è nei volti ciociari di Lisia, sempre vivi, sempre vivaci, sempre parlanti (cfr. "La nonna ciociara", "Volto ciociaro", "Figura").

Il Comune di Paliano gli dedica sensibilmente una strada ed un posto privilegiato nella memoria storico/culturale della comunità.


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